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Gamma Knife, radiazioni mirate usate in ambito neurochirurgico

Gamma Knife per la cura di problemi neurologici è utilizzata in sostituzione, o come completamento, di un intervento chirurgico. Video intervista al dott. Picozzi.

 

 

Gamma Knife è una tecnica che permette di trattare le lesioni al cervello in maniera mirata e precisa. Il dott. Piero Picozzi, responsabile del Centro Gamma Knife di Humanitas, ha descritto la tecnica in un’intervista video di Medicina e Informazione.

 

 

Che cos’è Gamma Knife?

Gamma Knife è una tecnica che sfrutta le radiazioni per curare, attraverso una piccola lesione al cervello identificata dalla malattia, patologie vascolari, tumori prevalentemente benigni e nevralgie del trigemino. Sono inoltre presente aree di ricerca in cui il macchinario è usato per curare alcune forme di Parkinson, alleviare il dolore, la cefalea a grappolo e per sperimentazioni di alcune forme di epilessia, glaucoma e disturbi ossessivi compulsivi.

 

Come funziona Gamma Knife?

La tecnica prevede uno studio del cervello del paziente attraverso un’immagine catturata grazie a TAC o risonanza magnetica. Una volta individuato il punto da trattare, la testa del paziente viene immobilizzata con una struttura che ne impedisce il movimento e che aiuta i computer a localizzare e puntare con esattezza il fascio di radiazioni.

 

Lo strumento convoglia le radiazioni con estrema precisione sul punto interessato, senza danneggiare le zone circostanti e permettendo, così, di curare malattie e lesioni particolarmente vicine ad aree delicate del cervello. La tecnica è anche usata in seguito all’asportazione di tumori, andando a curare danni ancora presenti che, col tempo, incontrano un’involuzione. È possibile, quindi, arrestare la crescita dei tumori benigni di misure ridotte e, in alcuni casi, permetterne un ridimensionamento.

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