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Chirurgia del Colon e del Retto


L’Unità Operativa di Chirurgia del Colon e del Retto si occupa della diagnosi e della cura delle principali patologie a carico del colon, del retto e dell’ano. In particolare, l’équipe chirurgica si occupa del trattamento multidisciplinare delle patologie colorettali, quali:

Attività clinica 

Le attività cliniche per i pazienti vengono svolte in regime di ricovero ordinario e di day surgery, e in ambulatorio, per la gestione clinica del post-operatorio, medicazioni e follow-up. All’interno dell’Unità Operativa di Chirurgia del Colon e del Retto, medicazioni avanzate e gestione della stomia, per i pazienti che lo necessitano, sono affidate a infermieri specializzati.

Inoltre, in Humanitas è presente l’IBD Center, il Centro Medico Chirurgico per le Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino: l’integrazione del team clinico per le Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino e di quello chirurgico del Colon e del Retto, si traduce in una vera e propria gestione integrata e multidisciplinare dei pazienti per la discussione delle indicazioni chirurgiche, oltre che delle modalità e tempistiche e la gestione delle terapie mediche nel pre e post-operatorio. L’IBD Center di Humanitas mette a disposizione dei pazienti percorsi di cura altamente complessi e delicati, fornendo supporto specialistico in tutte le sue fasi. Sono attivi due ambulatori multidisciplinari medico-chirurgici, di cui uno esclusivamente dedicato ai pazienti con ileoano anastomosi su pouch dopo proctocolectomia restaurativa (Pouch Clinic).

Attività di ricerca clinica

Accanto alle attività cliniche, l’Unità Operativa di Chirurgia del Colon e del Retto di Humanitas è impegnata nella ricerca clinica per l’applicazione e lo sviluppo di nuove tecnologie per la terapia chirurgica delle patologie intestinali. Inoltre è attiva una collaborazione continuativa con diversi laboratori di ricerca scientifica di base che indagano le basi molecolari delle patologie intestinali e con molti dei maggiori Centri di riferimento internazionali. In quest’ambito, presso l’Unità Operativa di Chirurgia del Colon e del Retto è attivo un innovativo progetto di International Clinical Fellowship in Colorectal Surgery.

Studi attivi di ricerca clinica

Tutti gli studi elencati sono a partecipazione strettamente volontaria. Il chirurgo potrà proporre la partecipazione a uno di tali studi in base alla valutazione clinica, ma sarà unicamente il paziente a decidere se partecipare o rifiutare. Il rifiuto non comporterà alcuna perdita di beneficio rispetto al piano terapeutico stabilito. Le informazioni qui riportate sono a solo scopo riassuntivo. Per ricevere maggiori informazioni sugli studi attivi, è possibile contattare il Team di Ricerca ( Referente degli studi di ricerca attivi: Annalisa Maroli – email: annalisa.maroli@humanitas.it).

Studi clinici per i tumori del colon-retto:

  • IntAct: lo studio è rivolto a pazienti affetti da tumore del retto medio-basso, candidati a resezione del retto. Lo scopo dello studio è confrontare l’applicazione della tecnica di angiografia intra-operatoria (Intra-operative Fluorescence Angiography IFA) con la pratica standard (chirurgia senza IFA) in termini di incidenza di deiscenza anastomotica. La tecnica IFA è stata introdotta allo scopo di valutare la vascolarizzazione anastomotica: questa tecnica ha un potenziale promettente nel prevenire la deiscenza anastomotica, una delle complicanze più temute della resezione rettale.

    I pazienti che decidono di partecipare vengono separati randomicamente in due gruppi: un gruppo riceve la resezione rettale senza l’utilizzo della tecnica IFA, il secondo invece viene sottoposto a resezione rettale con l’utilizzo della tecnica IFA. I pazienti sono quindi valutati clinicamente a 30 e 90 giorni a seguito della chirurgia e a 4-6 settimane viene eseguito un esame radiologico (chiamato clisma opaco) con lo scopo di valutare l’integrità dell’anastomosi.
  • ReSARCh: lo studio è rivolto a tutti i pazienti con una diagnosi di cancro al retto sottoposti a chemioterapia o radioterapia di prima linea (terapia neo-adiuvante). Dopo dodici settimane dalla fine della terapia, i pazienti saranno sottoposti a rivalutazione: ai pazienti con risposta clinica maggiore o completa (in base alla valutazione radiologica, oncologica e chirurgica) verrà proposta la partecipazione allo studio.

    Tale studio ha come scopo quello di valutare l’efficacia dell’approccio cosiddetto “conservativo” dopo terapia neo-adiuvante in confronto all’approccio chirurgico di resezione rettale. L’approccio conservativo consiste in un programma di stretto
    follow-up senza intervento chirurgico. Il paziente introdotto in questo protocollo verrà monitorato con visite di controllo ed esami radiologici, allo scopo di valutare la condizione patologica. In caso di risposta negativa, il paziente sarà re-indirizzato verso la chirurgia, in caso invece di risposta positiva si proseguirà con lo schema di follow-up per cinque anni.
  • EURECA: questo studio osservazionale è rivolto a pazienti affetti da tumore rettale. La più recente introduzione di schemi terapeutici multimodali e l’evoluzione di nuove tecniche chirurgiche hanno portato ad un significativo miglioramento in termini di sopravvivenza a lungo termine e di remissione dalla malattia. Di conseguenza, la comunità scientifica si è andata sempre maggiormente focalizzando sulla qualità di vita dei pazienti sottoposti a chirurgia rettale, soprattutto in termini di funzionalità sessuale ed urinaria post-operatoria.

    Lo studio proposto mira alla valutazione comparativa della funzionalità sessuale ed urinaria in pazienti sottoposti ad intervento di resezione anteriore del retto con tecnica open,
    laparoscopica, robotica e transanale. Tale valutazione verrà effettuata attraverso dei questionari che verranno sottoposti ai pazienti a 1, 6 e 12 mesi dall’intervento chirurgico.
  • CoME In: lo studio è rivolto a pazienti affetti da tumore del colon destro e ha come obiettivo quello di valutare l’efficacia di due diverse tecniche chirurgiche di resezione colica. I pazienti che decideranno di partecipare allo studio verranno suddivisi in due gruppi: il primo gruppo sarà sottoposto a emicolectomia destra con risparmio del mesocolon (tessuto contenente i vasi sanguigni, i vasi linfatici, i linfonodi e i tessuti molli circostanti il tumore che possono contenere cellule tumorali disseminate); il secondo gruppo verrà sottoposto a emicolectomia destra con rimozione completa del mesocolon  (Complete Mesocolic Excision, CME) e la legatura vascolare centrale (Central Vascular Ligation, CVL).

    Lo scopo di questo studio è indagare se la
    rimozione completa del mesocolon (CME) con legatura vascolare centrale (CVL) è significativamente associata a un più alto numero di linfonodi rispetto all’emicolectomia standard e, se l’eventuale positività dei linfonodi rimossi con questa tecnica si traduce in un beneficio in termini di sopravvivenza rispetto alla procedura tradizionale.
  • ORALEV-2: lo studio è rivolto a pazienti con diagnosi di tumore del colon o diverticolite, indicati a intervento chirurgico di resezione colica. Lo studio si propone di valutare l’efficacia della preparazione intestinale meccanica combinata con la profilassi antibiotica nel prevenire le infezioni di ferita chirurgica. Nonostante sia nota l’efficacia della profilassi antibiotica, la combinazione con la preparazione meccanica è ancora oggetto di studio.

    Questo studio è disegnato in modo randomizzato e i pazienti che decidono di partecipare sono sorteggiati in modo casuale per ricevere la preparazione meccanica preoperatoria combinata con profilassi antibiotica o la sola profilassi antibiotica. I pazienti vengono quindi seguiti per circa un mese a seguito dell’intervento chirurgico per valutare l’incidenza di infezioni della ferita.

  • SEAL-G: la deiscenza anastomotica rappresenta una delle complicanze più importanti a seguito di resezione colica. Lo studio Seal-G ha lo scopo di valutare l’efficacia nella pratica clinica di un sigillante chirurgico per la protezione della sutura anastomotica in pazienti sottoposti a resezione del colon con indicazione oncologica. Il sigillante, che ha ricevuto il marchio “CE”, viene apposto durante l’intervento a rinforzo della sutura e i pazienti che decidono di partecipare allo studio vengono seguiti per circa un mese a seguito dell’intervento per valutare l’incidenza di deiscenza anastomotica.
  • Early-Onset Colorectal Cancer: l’Unità Operativa di Chirurgia del Colon e del Retto di Humanitas è da anni impegnata nella ricerca dei fattori di rischio e nella valutazione degli esiti postoperatori dei pazienti con cancro del colon-retto ad insorgenza “precoce”, ossia al di sotto dei 50 anni di età. Negli ultimi anni, accanto a una graduale riduzione dell’incidenza generale del cancro del colon-retto, si è assistito ad un preoccupante aumento di questo tumore nei pazienti più giovani, tradizionalmente considerati a basso rischio per lo sviluppo di questa neoplasia.

    I ricercatori di Humanitas sono in prima linea nella ricerca dei fattori biologici, molecolari, ambientali e dietetici che possono influenzare questo fenomeno. Il team di ricerca ha condotto diverse ricerche con lo scopo di descrivere e spiegare l’andamento di questa neoplasia, dalle modalità di presentazione e diagnosi alla progressione e sopravvivenza. I pazienti dell’Unità Operativa di Chirurgia del Colon e del Retto sono stati coinvolti in modo diretto per valutare la loro risposta in seguito alla chirurgia e per monitorare la loro qualità di vita anche a distanza di alcuni anni dall’intervento chirurgico.

Studi clinici per malattia perianale

  • ADMIRE-CDII: lo studio si propone di investigare la sicurezza e l’efficacia del trattamento della malattia perianale di Crohn con cellule staminali mesenchimali. Lo studio è rivolto a pazienti con malattia perianale di Crohn complessa e ha un disegno randomizzato: i pazienti che decidono di partecipare sono sorteggiati in modo casuale per ricevere il trattamento con cellule staminali o con placebo.  

 Studi clinici per malattie infiammatorie croniche intestinali

  • SPICY: lo studio è rivolto a pazienti con una diagnosi di malattia di Crohn ileocecale, candidati a resezione ileocolica e ha come obiettivo quello di valutare l’efficacia di due diverse tecniche chirurgiche di resezione ileocolica. I pazienti che decideranno di partecipare allo studio verranno suddivisi in due gruppi: il primo gruppo sarà sottoposto a resezione ileocolica con risparmio del mesentere (ossia il tessuto adiposo che circonda l’intestino verrà lasciato in sede), mentre il secondo gruppo sarà sottoposto alla rimozione di una più ampia porzione di mesentere.

    Il razionale alla base dello studio è supportato da recenti evidenze che indicano come il mesentere possa avere un ruolo attivo nell’esacerbare il processo infiammatorio alla base della patologia. L’ipotesi è quindi quella che la rimozione di parte di tale tessuto possa apportare dei vantaggi in termini di ricorrenza di malattia rispetto alla tecnica chirurgica attualmente utilizzata. L’ipotesi verrà verificata quattro-sei mesi dopo l’intervento attraverso una endoscopia con biopsia, che permetterà di valutare la ricorrenza di malattia.

  • KONO-S: questo studio si rivolge a pazienti affetti da malattia di Crohn. Nonostante i grandi progressi nel trattamento medico della malattia di Crohn, oltre il 70% dei pazienti va incontro ad un intervento chirurgico nel corso della storia della malattia e la gran parte di questi recidiva. Recenti studi hanno dimostrato che un diverso tipo di anastomosi, detta Kono-S, sarebbe più efficace nel prevenire le recidive post-chirurgiche rispetto all’anastomosi latero-laterale funzionale.

    I pazienti che decideranno di partecipare verranno divisi in due gruppi: il primo gruppo riceverà l’intervento di resezione ileocecale con anastomosi standard latero-laterale funzionale; il secondo gruppo verrà sottoposto a resezione ileocecale con anastomosi KONO-S. A sei mesi dall’intervento verrà poi confrontato il tasso di recidiva endoscopica dei due tipi di anastomosi.

  • MIND Project: nel 2018, il team ha iniziato un progetto per valutare come lo stress psicologico e lo stato di ansia e depressione possano influenzare gli esiti postoperatori in pazienti sottoposti a chirurgia colorettale. Il progetto ha coinvolto pazienti oncologici e con malattie infiammatorie croniche dell’intestino (malattia di Crohn e colite ulcerosa) ed è stato condotto in Humanitas per circa due anni.

    I risultati dello studio hanno mostrato come i pazienti con livelli elevati di ansia prima dell’intervento abbiano un rischio maggiore di andare incontro a complicanze postoperatorie. Nei prossimi anni, saranno validati tali risultati, estendendo il progetto ad altri centri in Europa e nel mondo e il team lavorerà per implementare nuovi programmi di supporto psicologico prima degli interventi chirurgici.

Studi clinici per patologie proctologiche

  • NOMOR: lo studio è rivolto a pazienti adulti che riportano sintomi e diagnosi di emorroidi di grado I e II. Lo scopo dello studio è studiare l’efficacia nell’alleviare la sintomatologia proctologica di un nuovo dispositivo medico, NOMOR, un gel ad uso topico, rispetto a una terapia standard a base di flavonoidi. Lo studio ha un disegno randomizzato: i partecipanti saranno assegnati casualmente al gruppo di controllo, che riceve solo la terapia a base di flavonoidi, o al gruppo sperimentale, che riceve il prodotto di studio in associazione alla terapia a base di flavonoidi. Durante la prima visita, ai pazienti verrà consegnato il prodotto e saranno istruiti su come seguire il trattamento assegnato. I pazienti saranno poi contattati telefonicamente per valutare l’aderenza al trattamento ed eventuali sintomi negativi concomitanti. Verrà poi fissata una seconda visita, dopo circa due settimane, e una terza visita, dopo quattro settimane durante le quali verrà effettuato un esame fisico e proctologico completo.

Medici

Medici dell'Unità Operativa
Aiuto
Dott. Michele Maria Carvello
Chirurgia del Colon e del Retto
Senior Consultant
Dott. Giuseppe Clerico
Chirurgia del Colon e del Retto
Assistente
Dott. Jacopo Crippa
Chirurgia del Colon e del Retto
Assistente
Dott.ssa Francesca De Lucia
Chirurgia del Colon e del Retto
Assistente
Dott.ssa Caterina Foppa
Chirurgia del Colon e del Retto
Assistente
Dott.ssa Giorgia Gualtieri
Chirurgia del Colon e del Retto
Aiuto
Dott. Matteo Sacchi
Chirurgia del Colon e del Retto