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Pieloplastica, i progressi della chirurgia robotica

Il dott. Nicolò Buffi, urologo dell’équipe del prof. Giorgio Guazzoni, responsabile di Urologia e Andrologia di Humanitas, sarà tra i relatori del Congresso annuale dell’Associazione Europea di Urologia (EAU), il più importante a livello europeo, che si svolgerà a Madrid dal 20 al 24 marzo. Sono infatti previsti oltre 10.000 delegati, urologi e ricercatori provenienti da tutto il mondo. Durante il suo intervento, in programma per sabato 21 marzo, il dott. Buffi relazionerà sui più recenti progressi della pieloplastica laparoscopica robot-assistita.

 

 

Che cos’è e come viene eseguita la pieloplastica laparoscopica robot-assistita?

La pieloplastica è un intervento che prevede l’incisione e la rimozione della parte di uretera coinvolta nella stenosi del giunto pielo-ureterale. La successiva sutura delle due estremità risultate dalla rimozione permette all’urina di riprendere a defluire correttamente dal rene, con la scomparsa dei sintomi e la conservazione della funzionalità dell’organo. Un tutore ureterale interno detto stent “doppio J” viene inserito in maniera anterograda o retrograda e rimosso ambulatorialmente a distanza di un mese circa dall’intervento.

 

Che progressi sono stati fatti negli ultimi anni?

In passato la pieloplastica era un intervento a cielo aperto. Dal 1993, è stato introdotto l’approccio per via laparoscopica, che si è progressivamente affermato presso la comunità scientifica, diffondendosi come valida opzione per il trattamento della stenosi del giunto pielo-uretrale, con probabilità di successo pari al 90-95%. Il trattamento viene eseguito con approccio retro e transperitoneale.
Il passo successivo è stata l’introduzione della chirurgia robotica e di tecniche mininvasive per il trattamento della stenosi.
In particolare, l’impiego del Robot da Vinci garantisce i vantaggi di una chirurgia estremamente precisa, con conseguente riduzione del traumatismo tissutale e della degenza post-operatoria. Il chirurgo, fisicamente lontano dal campo operatorio e seduto a una postazione dotata di monitor e comandi, muove i bracci del robot. I trocar vengono introdotti attraverso piccole incisioni e il campo dell’operazione appare tridimensionale sullo schermo, con immagini ferme e ad altissima risoluzione.

 

Come avviene la pieloplastica con piattaforma Single Site?

La piattaforma Single Site è un sistema che, attraverso un’unica incisione a livello dell’ombelico, consente di introdurre nell’addome tutto lo strumentario chirurgico necessario all’intervento. I risultati sono equivalenti a quelli della chirurgia laparoscopica, ma con un effetto estetico decisamente migliore.

 

In conclusione, quali sono i vantaggi della pieloplastica robot-assistita?

I vantaggi della pieloplastica robot-assistita sono:

  • ridotta degenza
  • ridotto dolore post-operatorio
  • rapido recupero
  • risultati chirurgici spesso superiori, grazie alla magnificazione del campo operatorio e alla riduzione del tremore della mano del chirurgo.
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