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Cancro colon-rettale in aumento tra gli under 50

Diminuisce l’incidenza generale del cancro del colon-retto negli Stati Uniti, ma aumenta in modo significativo tra i giovani. Il commento del dott. Antonino Spinelli, responsabile di Chirurgia del Colon Retto in Humanitas Cancer Center.

 

 

Tumore del colon-retto giovanile in aumento. È uno studio del Centro MD Anderson Cancer Center di Houston (Texas), pubblicato da Jama Surgery a lanciare l’allarme: negli Stati Uniti il numero di casi di cancro colo-rettale scende negli ultra 50enni, ma è in forte crescita fra le persone giovani. Lo studio prevede inoltre un notevole aumento delle diagnosi fra i 20-34enni entro i prossimi cinque anni (più 37,8 per cento) e più del 90% per il 2030.

 

Il calo negli over 50, spiegano i ricercatori, è da attribuire a un considerevole aumento dei test di controllo e screening negli Stati Uniti, volti a fornire un piano preventivo tra la popolazione, in particolare grazie all’uso della colonscopia. Le attuali linee guida, infatti, raccomandano lo screening con una colonscopia all’età di 50 anni. Ancora da appurare le cause per i più giovani, anche alla luce di mancanza di programmi di screening e possibili comportamenti scorretti.

 

“Questo tumore, molto frequente, insorge nel grosso intestino, ovvero nel colon e nel retto – spiega il dott. Antonino Spinelli –, ed è causato dalla proliferazione incontrollata delle cellule della mucosa, cioè del rivestimento interno della parete intestinale. Il tumore si sviluppa più spesso nel colon (circa il 70% dei casi) e meno frequentemente nel retto (30%). È un tumore che si può prevenire o guarire se diagnosticato precocemente. Nella gran parte dei casi infatti il tumore si determina attraverso la formazione iniziale dei cosiddetti polipi adenomatosi, lesioni dovute a una proliferazione cellulare alterata ma inizialmente benigne e solo nel tempo capaci di evolvere in cancro”.

 

“Le cause dell’aumento di incidenza tra i più giovani del cancro del colon-retto possono dipendere dall’ambiente, dalle abitudini personali, dal tipo di alimentazione” commenta il dott. Spinelli, che aggiunge: “Tuttavia in Italia, dai dati dell’Associazione Italiana Registri Tumori, il numero di casi riscontrati negli under 50 non mostra crescite”.

 

“La prevenzione resta fondamentale”, afferma il dott. Spinelli. “Correggere i fattori di rischio eliminabili (dieta, mancanza di attività fisica, fumo, alcol…) è la prima arma, cui si aggiungono gli screening per gli over 50: in Italia sono infatti attivi programmi specifici per la prevenzione del tumore del colon-retto, che si basano sulla ricerca di sangue occulto nelle feci. Se il test risulta positivo, diventa indicato (obbligatorio) sottoporsi a una colonscopia che escluda un tumore quale causa della positività del test”. Humanitas Cancer Center è centro di riferimento per la Regione Lombardia per l’esecuzione della coloscopia nell’ambito del programma di screening. “Per gli under 50 – conclude il dott. Spinelli – una particolare attenzione va riservata a chi ha familiarità per questo tipo di tumore (ovvero casi di cancro colorettale in parenti di primo grado). Le linee-guida internazionali vigenti raccomandano che queste persone anticipino a 40 anni l’esecuzione della prima colonscopia“.

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