COME TI POSSIAMO AIUTARE?

Centralino
+39 02 8224 1

Se hai bisogno di maggiori informazioni contattaci telefonicamente

Prenotazioni Private
+39 02 8224 8224

Prenota una visita in privato o con assicurazione telefonicamente, oppure direttamente online

Centri

IBD Center
0282248282
Dipartimento di Gastroenterologia
02 8224 8224
Ortho Center
02 8224 8225
Cancer Center
02 8224 6280
Centro Odontoiatrico
0282246868
Cardio Center
02 8224 4330
Centro Obesità
02 8224 6970
Centro Oculistico
02 8224 2555

Benessere delle mani, le risposte del professor Giorgio Pivato

I traumi alle mani sono tra i più diffusi che medici e chirurghi curano ogni giorno, pari circa al 45% dei casi, dovuti non solo a incidenti sul lavoro ma anche ad incidenti domestici. 

Ma quando si parla di dolori alle mani o alle sua articolazioni, non ci si riferisce solo ai traumi: tra le situazioni più comuni tra i pazienti, sia uomini e che donne, c’è ad esempio la sindrome del tunnel carpale.

Di questo e di come tenere in forma le nostre mani ha parlato il professor Giorgio Pivato, chirurgo della mano e responsabile dell’ Unità Operativa di Chirurgia della mano e Microchirurgia Ricostruttiva in Humanitas, durante un’intervista a Radio 24.

Le mani durante la notte: i primi campanelli di allarme

Durante la notte, anche senza accorgercene, tendiamo spesso a tenere le mani e le dita in posizioni innaturali che costringono le articolazioni, tendini e legamenti a ‘lavorare’ continuamente e rimanere in tensione

“Spesso si dorme con polsi e dita piegate, come si faceva anche da bambini. Una posizione che non permette alle mani e alle dita di riposare – ha spiegato il professore – e che al mattino dà sintomi come rigidità, formicolii, gonfiore, mancanza di forza”.

Il formicolio, tipico campanello di allarme per la sindrome del tunnel carpale, è dovuto alla compressione del nervo, che non lascia passare il sangue necessario al nervo e provoca così la sensazione delle ‘formiche’.

Tunnel carpale, operazione sì o no?

Ogni caso è ovviamente a sé e sarà lo specialista volta per volta, a valutare la soluzione migliore per il paziente. In ogni caso, prima di un intervento chirurgico, ha spiegato Pivato, è possibile provare a ridurre i sintomi e fastidi con soluzioni conservative come i tutori.

“Esistono oggi strumenti che aiutano a mantenere i segmenti e le articolazioni o le dita interessate in posizione corretta: i tutori, in inglese splint, vengono confezionati in base alla mano del paziente, su misura, e in base al problema che lo specialista indica”. 

Non esistono infatti tutori ‘standard’ che si possono adattare a qualsiasi mano, a prescindere dalla misura.

“I materiali utilizzati, come il neoprene, sono leggeri e traspiranti, e il loro utilizzo porta ad una riduzione dei sintomi”.

 width=

 

 

I numeri di Humanitas
  • 2.3 milioni visite
  • +56.000 pazienti PS
  • +3.000 dipendenti
  • 45.000 pazienti ricoverati
  • 800 medici