In una ‘prima mondiale’ Humanitas ha ospitato – l’1 e il 2 febbraio, negli spazi del Simulation Center Mario Luzzatto di Humanitas University – il corso di Emergency Surgery.
La kermesse dedicata alla chirurgia d’emergenza è stato organizzata dalla Società europea per traumi e chirurgia d’urgenza (ESTES) e dell’Associazione americana per la chirurgia del trauma (AAST), per volere del Dott. Hayato Kurihara, direttore del corso oltre che membro dell’executive board di ESTES e Responsabile della Sezione Autonoma di Chirurgia d’Urgenza e del Trauma in Humanitas.
Gli obiettivi del corso
Il corso – a cui hanno partecipato 30 discenti proveniente anche dall’estero (prevalentemente di esperienza e già formati, affiancati da alcuni specializzandi) – ha avuto l’obiettivo di aiutare i chirurghi nella chirurgia di emergenza senza traumi fornendo il know-how e le capacità decisionali necessarie per la pratica quotidiana.
“Purtroppo a livello internazionale le cure dei pazienti che hanno bisogno di interventi chirurgici urgenti non sono ottimali, abbiamo bisogno di migliorare la qualità delle cure d’urgenza – ha spiegato il Dott. Kurihara – ; il numero di pazienti di questo tipo, che hanno bisogno di interventi chirurgici nel giro di poche ore, è molto alto: ad esempio è un numero molto più alto dei pazienti che soffrono della malattia più diffusa al mondo, il diabete, o dei nuovi casi di tumori ogni anno”.
Esperti internazionali
Al corso sono stai invitati speaker provenienti da tutto il mondo, una faculty con i migliori esperti in chirurgia d’urgenza del panorama internazionale come Raul Coimbra, Andrew B. Peitzman, David Feliciano (USA), Abe Fingerhut, Eric Voiglio (Francia), Ari Leppaniemi (Finlandia), Selman Uranues (Austria) e Jonathan Tilsed (UK).
“Abbiamo esperti di altissimo livello, che hanno scelto di venire per questo lancio mondiale proprio in Humanitas, che ha dato il patrocinio – ha spiegato ancora il direttore del corso -. Siamo molto fieri che questa prima sia stata qui in Humanitas. È un successo tale che anche colleghi svizzeri e spagnoli, ad esempio vogliono organizzarlo nei loro centri, quindi contiamo di ripeterlo”, ha concluso.
Il corso
Durante la kermesse, i partecipanti hanno assistito a sessioni teoriche, scenari di casi e video di stato dell’arte con presentazioni orali, momenti di discussione di casi clinici e si è focalizzato non tanto sulla pratica, che con chirurghi esperti è ormai data per scontata, ma sul percorso migliorativo della qualità delle cure e sulle capacità decisionali che i chirurgi d’emergenza si trovano a dover prendere con velocità ed efficenza.
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2.3 milioni visite
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+56.000 pazienti PS
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+3.000 dipendenti
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45.000 pazienti ricoverati
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800 medici