La psoriasi colpisce circa il 3% della popolazione italiana e ha un impatto importante sulla qualità della vita dei pazienti. Come ha spiegato il professor Antonio Costanzo, Responsabile di Dermatologia in Humanitas: “La psoriasi però non può più essere considerata solo una patologia a carico della pelle, è invece una vera e propria malattia “sistemica”, perché coinvolge più organi e apparati. È noto infatti da tempo che i pazienti affetti da psoriasi hanno un rischio aumentato di sviluppare malattie cardiovascolari, diabete, obesità, depressione e soprattutto artrite, favoriti dall’infiammazione cronica”.
Il professor Costanzo è anche intervenuto sul Corriere della Sera fornendo alcuni consigli per le vacanze ai pazienti psoriasici.
- Assicurarsi una corretta idratazione. Bere almeno due litri di acqua al giorno contribuisce alla buona salute della barriera cutanea. È inoltre importante applicare creme idratanti dopo la doccia, questo “aiuta a prevenire la recrudescenza della malattia e aiuta il sole a far sparire le chiazze psoriasiche rimaste”.
- Confrontarsi con il dermatologo circa la terapia. I farmaci biologici non presentano controindicazioni rispetto all’esposizione solare, è bene però avere indicazioni chiare rispetto ad altri farmaci sistemici perché alcuni necessitano di precise accortezze, per esempio utilizzare contemporaneamente creme ad alta protezione solare o una riformulazione del dosaggio; altri farmaci invece sono controindicati. “Alcune terapie, infatti, possono essere fotosensibilizzanti (si è quindi più predisposti a scottarsi) e l’eritema solare può stimolare la comparsa di nuove chiazze e dunque va assolutamente evitato”.
- I benefici del sole. L’esposizione al sole è benefica per i pazienti con psoriasi: “la frazione ultravioletta del sole è infatti un potente immunosoppressore cutaneo perché uccide i linfociti T, cellule del sistema immunitario che infiltrano la pelle (e che causano la comparsa delle chiazze psoriasiche) e disattivano altre cellule del sistema immunitario che aiutano i linfociti T a mantenere l’infiammazione”. Il sole poi aumenta la produzione di endorfine, con importanti benefici sul tono dell’umore e la riduzione dello stress, contribuendo così alla scomparsa delle chiazze psoriasiche.
- Attenzione ai traumi. Non solo le scottature, ma anche punture di insetti, di meduse o cadute possono favorire la comparsa di chiazze psoriasiche nella zona “traumatizzata”. In questi casi è bene applicare immediatamente una crema al cortisone per prevenire la comparsa della placca psoriasica. “Meglio prevenire il trauma utilizzando repellenti con basso contenuto di DEET o candele di citronella. Le lesioni psoriasiche si manifestano solitamente da 10 a 14 giorni dopo un trauma cutaneo, in caso di punture bisogna tenere d’occhio la pelle, raccomanda il prof. Costanzo”.
- In piscina. Il cloro può esercitare un lieve effetto irritante, ma non favorisce la ricomparsa delle lesioni. Il consiglio è di applicare una crema-barriera prima di nuotare e poi lavarsi con un detergente delicato e idratare la pelle.
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