COME TI POSSIAMO AIUTARE?

Centralino
+39 02 8224 1

Se hai bisogno di maggiori informazioni contattaci telefonicamente

Prenotazioni Private
+39 02 8224 8224

Prenota una visita in privato o con assicurazione telefonicamente, oppure direttamente online

Centri

IBD Center
0282248282
Dipartimento di Gastroenterologia
02 8224 8224
Ortho Center
02 8224 8225
Cancer Center
02 8224 6280
Centro Odontoiatrico
0282246868
Cardio Center
02 8224 4330
Centro Obesità
02 8224 6970
Centro Oculistico
02 8224 2555

Sole: gradualità e crema protettiva dai raggi UVA e UVB

Gradualità e protezione sono due punti chiave dell’esposizione al sole. Ne ha parlato il professor Antonio Costanzo, Responsabile di Dermatologia in Humanitas, ospite a Cuore e denari su Radio 24.

“Quando ci si espone al sole occorre assolutamente evitare la comparsa dell’eritema solare, ovvero un arrossamento cutaneo che in genere si accompagna a prurito e che talvolta prevede anche una desquamazione superficiale.

È emerso infatti che il numero di scottature solari occorse durante l’infanzia e l’adolescenza è direttamente proporzionale all’incidenza del melanoma, il tumore della pelle più frequente. La dose totale di sole influisce sull’invecchiamento cutaneo e sulla comparsa di piccoli tumori istologicamente maligni ma clinicamente benigni, come i basaliomi e gli epiteliomi squamo-cellulari”, spiega lo specialista.

La crema deve avere un fattore di protezione alto

“Oltre a evitare di esporsi al sole nelle ore centrali della giornata, è importante applicare fin dall’inizio la protezione solare con un fattore di protezione alto. Occorre precisare poi che la protezione che leggiamo sul tubetto è determinata applicando 2 mg di crema per cm², una quantità per la quale consumeremmo un tubetto di crema ogni due giorni. Riusciamo in genere ad applicare tra il 25 e il 50% della quantità necessaria.

Non c’è però una relazione diretta tra la quantità di crema e la protezione, ma la relazione è esponenziale, quindi si è calcolato che utilizzando una crema a protezione 50, ci proteggiamo tra 6 e 8. Applicare una crema ad alta protezione non vuol dire dunque non abbronzarsi (ma anzi l’abbronzatura è più duratura), ma vuol dire evitare la scottatura e quindi proteggersi dal rischio di melanoma”, spiega il professor Costanzo.

Le caratteristiche della crema

“La crema protettiva deve difendere anche dai raggi UVA, infatti se prima si pensava che solo i raggi UVB fossero responsabili dell’abbronzatura e del danneggiamento delle cellule, ora si sa che – attraverso i radicali liberi dell’ossigeno – anche gli ultravioletti A possono indurre un aumento di incidenza di tumori cutanei e dell’invecchiamento della pelle”, raccomanda il prof. Costanzo.

Guarda la diretta Facebook di Cuore e Denari su Radio 24 dal minuto 31:

Visite ed esami

I numeri di Humanitas
  • 2.3 milioni visite
  • +56.000 pazienti PS
  • +3.000 dipendenti
  • 45.000 pazienti ricoverati
  • 800 medici