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Astigmatismo, congresso internazionale in Humanitas

L’astigmatismo è un disturbo della vista, responsabile di una minore nitidezza visiva. Può essere congenito (e dunque presente fin dalla nascita) ed essere legato ad altre condizioni come miopia, ipermetropia e presbiopia, con differenti combinazioni tra i difetti e diversi livelli di gravità.

Proprio l’astigmatismo, con le principali novità in termini di prevenzione e diagnosi precoce, sarà al centro del congresso internazionale ESASO, European School for Advanced Studies in Ophthalmology, organizzato in Humanitas il 28, 29 e 30 aprile prossimi.

Chair del congresso il professor Josè L. Güell, direttore dell’Unità di Cornea e di chirurgia refrattiva all’istituto di Microchirurgia Oculare di Barcellona e il professor Paolo Vinciguerra, direttore del Centro Oculistico di Humanitas e docente di Humanitas University, entrambi appartenenti alla Faculty di ESASO.

Close-up of a young woman's eye

In Humanitas il congresso internazionale ESASO

Dal 28 al 30 aprile Humanitas ospiterà il congresso internazionale ESASO, European School for Advanced Studies in Ophthalmology.

Un appuntamento importante dedicato alle novità nella diagnosi e nella cura dell’astigmatismo e che vedrà la riproduzione virtuale di una sala operatoria, con la simulazione di un intervento di correzione dell’astigmatismo attraverso occhi artificiali che reagiscono come quelli umani.

Tra le novità presentate:

  • L’aberrometro totale e sottrattivo ad altissima risoluzione, uno strumento in grado di fornire un quadro completo delle qualità e dei difetti dell’intero occhio. Si tratta di un macchinario molto più preciso grazie ai cinquanta mila punti di analisi rispetto alle poche centinaia degli strumenti del passato. Questo consente di pilotare anche i laser a eccimeri con una grandissima precisione, nel correggere astigmatismi che hanno sede non localizzata solo sulla cornea.

 

  • Metodi con cui rinforzare la cornea indebolita aumentando il legame delle fibre cornee e uno strumento di calcolo per il cristallino artificiale al fine di ridefinire una migliore profondità di fuoco. Si pensi allo scatto di una fotografia: il soggetto in primo piano è a fuoco mentre quanto sta dietro risulta più o meno sfuocato. Più la profondità di fuoco è estesa, più la visione è confortevole. Dopo un intervento di cataratta è dunque fondamentale ridefinire ed estendere la profondità di fuoco, per migliorare la visione e ridurre la dipendenza dagli occhiali.

 

  • Alternative chirurgiche per la correzione dell’astigmatismo come il laser a femtosecondi corneale.

 

  • Una nuova tecnica (in fase di ricerca) di stimolazione elettrica per curare la presbiopia. L’elettrostimolazione del muscolo ciliare consente di ripristinarne il funzionamento, permettendo così al paziente di leggere nuovamente da vicino senza occhiali. Questa terapia è particolarmente indicata nei soggetti che non hanno difetti visivi importanti da lontano (ipermetropia e/o miopie) e di età compresa tra 40 e 50 anni. Il trattamento si effettua applicando una lente a contatto sclerale con 4 elettrodi posizionati in corrispondenza del muscolo. La lente viene poi collegata a un elettrostimolatore che trasmette piccoli impulsi elettrici al muscolo stimolandone passivamente la contrazione.

Le cause dell’astigmatismo

L’astigmatismo dipende dalla forma della cornea, che assomiglia a quella di un pallone da rugby con una curvatura differente per i diversi meridiani. L’occhio non ha lo stesso potere di messa a fuoco su tutti i meridiani, con conseguente minor nitidezza delle immagini. Il professor Paolo Vinciguerra spiega: «Bisogna distinguere tra una forma di astigmatismo di origine genetica che rimane stabile e una forma di astigmatismo associata a patologie che invece non è stabile. Un astigmatismo che aumenta dopo i primi anni di vita deve allarmare perché diverso da una forma congenita. Inoltre è importante distinguere tra astigmatismo e patologie gravi come il cheratocono che spesso viene scambiato per astigmatismo nella prima fase».

 

I sintomi dell’astigmatismo

L’astigmatismo può essere segnalato da alcuni sintomi non specifici, comuni ad altre condizioni e che pertanto non sempre vengono associati a questo disturbo visivo. Alcuni di questi campanelli di allarme sono: mal di testa, cefalea, nausea, disturbi dell’equilibrio o dell’apprendimento.

 

La diagnosi di astigmatismo

È fondamentale riconoscere l’astigmatismo per tempo, evitandone così il peggioramento. Spiega il professor Vinciguerra: «Diagnosticando per tempo l’astigmatismo si può intervenire e correggerlo in maniera adeguata per garantire uno sviluppo armonioso e corretto della vista. È cruciale, dunque, cercare di capire quali sono le cause dell’astigmatismo».

La diagnostica oggi è più accurata, grazie a «strumenti come l’aberrometro (esame che fornisce una mappa con cui si possono individuare eventuali aberrazioni oculari ossia alterazioni delle strutture dell’occhio che producono distorsioni), tomografia ottica computerizzata (che consente di fare sezioni ottiche dell’occhio più precise misurando lo spessore di ogni strato oculare), topografo e tomografo corneale, analisi avanzata del film lacrimale».

 

Consigli di prevenzione

I nostri occhi corrono il rischio di essere stressati dal costante uso di strumenti elettronici come smartphone, tablet e computer e da alcune cattive abitudini. È importante dunque:

  • Tenere lo smartphone a una distanza di 60 centimetri dal viso. Guarda il video con i nostri consigli di prevenzione sul corretto utilizzo di smartphone e tablet
  • Illuminare l’ambiente dove si utilizza il pc con una luce dall’alto, ben distribuita, riflessa da un soffitto chiaro. Guarda il video con i nostri consigli di prevenzione sulla corretta illuminazione dell’ambiente di lavoro
  • Non strofinare troppo gli occhi.
  • Scegliere lenti di qualità.
  • Non acquistare colliri senza la prescrizione dello specialista.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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