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Cardio Center, quando l’approccio multidisciplinare è risolutivo

Di fronte alla complessità di alcune patologie cardio-vascolari, l’approccio chirurgico tradizionale non è sufficiente e rischia di non avere successo. La chiave è nell’approccio multidisciplinare ed è proprio quanto accaduto di recente con un paziente seguito nel Cardio Center di Humanitas. L’uomo presentava condizioni critiche per la rottura di un aneurisma dell’aorta ascendente, dell’arco e toraco-addominale associato a una dissecazione: un quadro davvero molto complesso.

Medical team performing operation

Approccio multidisciplinare e chirurgia ibrida, quali vantaggi?

Sono state coinvolte le Unità Operative di Chirurgia Vascolare, Cardiologia Interventistica e Cardiochirurgia coadiuvate da medici, tecnici e infermieri del Cardio Center. Il paziente è stato trattato con un’innovativa chirurgia ibrida ed è stato sottoposto a due interventi, l’uno a un mese di distanza dall’altro.

 

Dapprima, in un intervento “a cuore aperto”, sono stati sostituiti la valvola aortica e il tratto iniziale dell’aorta, spostando di sede l’origine delle arterie che garantiscono l’apporto di sangue al cervello. Questo ha permesso di preparare il paziente all’intervento successivo. In un secondo momento dunque si è portata a termine la ricostruzione dell’aorta malata grazie al posizionamento di un’endoprotesi, inserita all’inguine ed estratta dal cuore attraverso un’incisione di pochi centimetri al torace.

 

Nonostante la situazione critica del paziente e dunque la necessità di intervenire con urgenza, il team multidisciplinare ha pianificato e condiviso attentamente l’intera procedura, con eccezionali risultati per il paziente, dimesso in ottime condizioni di salute.

 

Il commento del professor Efrem Civilini

Come spiega il professor Efrem Civilini, responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Vascolare I, la medicina si evolve rapidamente, soprattutto nell’ambito della chirurgia toraco-vascolare. Un tempo tutto ruotava intorno a grandi professionisti, oggi non può più essere così: la complessità della patologie merita uno sguardo a 360 gradi, che coinvolga più specialisti. È fondamentale poi la presenza sul territorio di ospedali di riferimento con un Cardio Center integrato, in grado di offrire i massimi benefici ai pazienti.

civilini

L’approccio multidisciplinare si basa sulla cooperazione tra colleghi di diverse specialità che uniscono le proprie competenze in modo da improntare e condividere l’intero percorso di cura del paziente. Questa evoluzione iper-specializzata coinvolge non solo professionalità mediche in senso stretto, ma diverse figure fondamentali nel percorso di cura: dal tecnico, un ingegnere che progetta le protesi cardiovascolari, al medico che esegue l’impianto per tornare nuovamente al tecnico, in un circolo spesso virtuoso di costante miglioramento di tecnologie e materiali biomedicali.

Teatro ideale di questo innovativo approccio alle complessità del paziente affetto da patologie cardiovascolari è un moderno ospedale dotato di sale operatorie “ibride”, attualmente in fase avanzata di progettazione in Humanitas.

I numeri di Humanitas
  • 2.3 milioni visite
  • +56.000 pazienti PS
  • +3.000 dipendenti
  • 45.000 pazienti ricoverati
  • 800 medici