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Rinite allergica


La rinite allergica è una manifestazione allergica che colpisce le alte vie aeree, come il naso e la gola. Provoca sintomi simili a quelli di un comune raffreddore, quali starnuti, naso che cola, congestione della mucosa nasale, difficoltà a respirare dal naso, sensazione di accumulo di muco nel retro della gola.

All’interessamento del naso si può associare anche quello degli occhi, con sintomi come lacrimazione e sensazione di prurito o fastidio agli occhi: in questo caso si parla di oculorinite allergica. L’inalazione di pollini è una delle cause più frequenti di rinite allergica, insieme all’esposizione a peli di animali come cane e gatto, muffe e acari della polvere. La rinite allergica insorge solitamente in età infantile o durante l’adolescenza e può avere un andamento stagionale, legato al periodo di pollinazione delle piante, o perenne, nel caso di allergia ad acari o peli di animali con cui si sta a contatto tutto l’anno.

Che cos’è la rinite allergica?

La rinite allergica è un’infiammazione della mucosa del naso, causata dall’esposizione a sostanze inalanti chiamate allergeni, quali ad esempio pollini, muffe, peli di animali domestici e acari della polvere. 

Quali sono le cause della rinite allergica?

La rinite allergica è causata da una reazione eccessiva del sistema immunitario ad aeroallergeni dispersi nell’ambiente. La maggior parte delle persone non lamenta sintomi a seguito dell’esposizione a questi agenti. Al contrario, nei soggetti allergici il sistema immunitario causa una risposta anomala agli agenti inalanti, producendo anticorpi (IgE specifiche contro l’allergene) che a loro volta inducono il rilascio di istamina, una sostanza coinvolta nell’infiammazione della mucosa nasale. Fra le cause della rinite allergica vi è la predisposizione genetica: avere un genitore o un consanguineo allergico o con asma è un fattore predisponente. 

Quali sono i sintomi della rinite allergica?

La distinzione tra una forma di rinite allergica e sintomi da raffreddamento si basa sulla durata dei sintomi, più breve per le forme virali acute.

Se il paziente è allergico a determinati pollini i sintomi si presentano stagionalmente, altrimenti, per esempio in caso di allergia alla polvere, possono persistere per tutto l’anno.

La sintomatologia comprende:

In particolare quando sono presenti i sintomi oculari si parla di oculorinite allergica.

Come prevenire la rinite allergica?

Prevenire l’esposizione ad allergeni inalanti può essere complicato, ma si possono seguire alcuni accorgimenti: consultare online il calendario pollinico per verificare la presenza di pollini nell’aria ed evitare di uscire nelle ore di picco pollinico, quelle più calde della giornata. In caso si possono utilizzare maschere protettive e occhiali. È anche possibile dotare gli impianti di ventilazione di appropriati filtri per ridurre l’ingresso di pollini nelle abitazioni e nell’auto.

 Invece, in caso di allergia da acari della polvere è importante seguire norme di bonifica ambientale, come effettuare una pulizia frequente degli ambienti domestici e di lavoro, facendo attenzione a oggetti come poltrone, divani, tappeti, cuscini, letti e biancheria, condizionatori e usare aspirapolveri con filtri ad alta efficienza.
Bisognerebbe inoltre mantenere un’umidità ottimale nell’ambiente in cui si vive, evitando i climi troppo secchi o troppo umidi ed evitare l’esposizione al fumo di sigaretta. 

Diagnosi

La diagnosi di rinite allergica prevede dapprima una visita approfondita dall’allergologo per indagare la possibile familiarità per malattie allergiche, i sintomi, lo stile di vita e le abitudini del paziente.

Lo specialista indicherà quindi i test necessari per approfondimento diagnostico, che includono:

  • Test allergologici cutanei (Prick test), con cui si applicano piccole quantità di allergeni sull’avambraccio e si osserva l’eventuale insorgenza di manifestazioni cutanee immediate,  che facciano sospettare la sensibilità alle sostanze testate;
  • Rast Test, test sierologico per la ricerca di immugammaglobuline IgE responsabili della reazione allergica;
  • Alex Test, test sierologico disponibile in Humanitas, che consente la ricerca di IgE specifiche per oltre 200 allergeni. 

In presenza di complicazioni come sinusite o polipi nasali, è opportuno sottoporsi a visita otorinolaringoiatrica con endoscopia nasale.

Trattamenti

Il trattamento della rinite cambia in relazione alla sua durata e severità. La rinite allergica può essere lieve o moderata, intermittente o persistente.
Stabilito il tipo di rinite allergica e la sostanza (o le sostanze) alla quale si è allergici, le terapie disponibili sono differenti:

  • Antistaminici per via orale o nasale, antagonisti dei recettori istaminici che bloccano la produzione di istamina e alleviano la maggior parte dei sintomi, in particolare prurito, starnuti o lacrimazione, ma sono meno efficaci nei confronti della congestione nasale;
  • Decongestionanti spray, ma per non più di 10 giorni e non più di due volte al mese;
  • Steroidi topici nasali;
  • Anche il lavaggio nasale con una soluzione fisiologica sterile può portare beneficio;
  • Terapia desensibilizzante o immunoterapia allergene specifica, il cosiddetto “vaccino” contro le allergie. trattamento che induce il sistema immunitario a diventare nel tempo meno reattivo nei confronti dell’allergene. Consiste nell’assunzione di compresse o gocce orali comodamente al proprio domicilio per un lasso di tempo piuttosto lungo (dai 3 ai 5 anni). È l’unica cura disponibile al momento, in grado di agire sulla causa dell’allergia e non solo sui suoi sintomi come fanno i farmaci (che sono detti appunto sintomatici).