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Disturbi rinosinusali e nuove prospettive di cura; il dottor Malvezzi in diretta Facebook su Radio 24

Il naso svolge diversi ruoli: respira, porta ossigeno ai polmoni, ventila i seni paranasali (le cavità scavate intorno a esso), ma è anche importante per mantenere l’omeostasi polmonare, il naso infatti scalda l’aria, la termo-umidifica e la pulisce. Serve poi per percepire gli odori, il cui ruolo è importante nella nostra vita, anche in termini sociali. Per non parlare del coinvolgimento dell’olfatto nella percezione del gusto e della centralità del naso da un punto di vista estetico.

A sottolineare le molte funzioni del nostro naso è il dottor Luca Malvezzi, Otorinolaringoiatra e specialista in chirurgia cervico facciale in Humanitas, ospite di una diretta Facebook di Obiettivo salute su Radio 24. Lo specialista ha anche parlato dei problemi che possono interessare il naso e i seni paranasali.

Disturbi nella respirazione di piccoli e grandi

Spesso i genitori si rivolgono allo specialista preoccupati dalla respirazione dei più piccoli, mentre più difficilmente gli adulti si accorgono di non respirare in maniera corretta: “La maggior parte dei bambini respira in parte con la bocca aperta, per due motivi: le vie aeree sono ancora contratte e dunque hanno dimensione ridotta rispetto all’adulto e poi per la presenza di due strutture linfoproliferative – le adenoidi in fondo al naso e le tonsille palatine in bocca – che completano il sistema immunitario fino alla fine della prima infanzia e che fungono da tappo, con conseguente limitata respirazione. Con la crescita il problema si risolve, ma se la situazione non dovesse migliorare si può proporre una soluzione chirurgica.

Nell’adulto la situazione è differente, spesso infatti si è abituati a respirare male e dunque non si percepisce fino in fondo il problema”.

La rinosinusite e la medicina personalizzata

“La rinosinusite con polipi nasali ha un quadro sintomatologico simile a quello del raffreddore (naso chiuso, naso che cola, scolo retropalatale di muco, gola chiusa, riduzione dell’olfatto, dolori facciali), ma possono aversi anche disturbi della lacrimazione, ovattamento auricolare, mal di testa, disturbi del sonno, con ripercussioni sulla vita personale e relazionale. Problematiche che rappresentano oggi una delle voci di spesa sanitaria diretta e indiretta maggiore.

Gli specialisti di riferimento in caso di disturbi rinosinusali sono diversi, non si possono infatti escludere dal processo diagnostico l’allergologo, l’immunologo o lo pneumologo ed è fondamentale avere un quadro preciso del profilo patologico del paziente. Nei prossimi anni sentiremo sempre di più parlare di medicina di precisione e medicina personalizzata perché avere un quadro diagnostico preciso significa garantire al paziente un progetto terapeutico il più adeguato possibile alla patologia di cui soffre”.

La chirurgia endoscopica e i nuovi farmaci

“Oggi inoltre disponiamo di un ventaglio di scelte terapeutiche un po’ più ampio rispetto al passato, con anche farmaci di nuova generazione che diventeranno protagonisti del mercato terapeutico nei prossimi anni. Questi farmaci non potranno sostituire in toto la chirurgia rinosinusale, ma potranno cambiare la filosofia dell’intervento.

Dagli anni Novanta, anche in Italia, la chirurgia dei seni paranasali è endoscopica: si entra nel naso con un sondino e dei microferri e si lavora sulla via di drenaggio di naso e seni paranasali; questi infatti comunicano tra loro attraverso un labirinto di lamelle ossee, si tratta di una via variegata di drenaggio che puntiamo a semplificare mediante la chirurgia.

In alcuni pazienti con poliposi nasale però la patologia tende a recidivare. Per tanti anni dunque abbiamo sottoposto i pazienti a più interventi chirurgici, anche importanti. Probabilmente la tendenza nel futuro sarà quella di mixare la chirurgia, sempre più mininvasiva, con i farmaci biologici di nuova generazione (anticorpi monoclonali) che intervengono sull’infiammazione in maniera più selettiva rispetto al cortisone cui ricorriamo da anni. I farmaci biologici sono utilizzati per tante patologie, ma nella poliposi nasale siamo ancora in fase di sperimentazione”, ha sottolineato il dottor Malvezzi.

Tra gli altri temi affrontati: il ruolo dell’olfatto e i problemi legati alla percezione degli odori, le cure termali e l’uso degli spray nasali, l’epistassi.

Riguarda l’intervista completa al dottor Malvezzi, clicca qui

Specialista in Otorinolaringoiatria

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