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Calo della copertura vaccinale, la responsabilità è di tutti

Quando il morbillo uccide, la responsabilità è di tutti noi: a sostenerlo è il professor Alberto Mantovani, direttore scientifico di Humanitas e docente di Humanitas University, in un editoriale su La Stampa.

È degli scorsi giorni la notizia di un bambino malato di leucemia, morto dopo aver contratto il morbillo. Il piccolo paziente era in cura al San Gerardo di Monza, il cui direttore della Pediatria è il professor Andrea Biondi, amico e collega del professor Mantovani.

Il bambino aveva l’85% di possibilità di guarigione dalla leucemia ma è deceduto per le complicanze del morbillo. Un caso simile a molti altri purtroppo. “Non deve più accadere”, sottolinea il professor Mantovani. Abbiamo un’arma preziosa per combattere tragedie come questa e sono i vaccini. Sono quasi tremila i casi di morbillo registrati in Italia dall’inizio dell’anno e circa il 30% di questi ha avuto necessità di ricovero ospedaliero.

Una responsabilità comune

“Dopo questa morte senza senso si cerca un colpevole”, racconta il professor Mantovani. Ma di chi è la colpa? Dei genitori contrari alle vaccinazioni? “È dannoso puntare il dito contro i genitori, che meritano la nostra solidarietà”. È altresì improbabile che siano stati i fratellini a contagiare il bambino ed è insensato incolpare i medici: “Ricordiamo piuttosto quanti bambini sono stati capaci di salvare in questi ultimi mesi. Oltre 180 piccoli pazienti con meno di un anno di età, spesso in condizioni di salute precarie”, specifica il professore.

Ma chi è dunque il responsabile? “Meglio parlare di responsabili. Come comunità lo siamo un po’ tutti, perché facendo scendere la copertura vaccinale al di sotto della soglia di sicurezza abbiamo perso l’immunità di gregge – o immunità della comunità, come preferisco chiamarla – che limita la diffusione del virus e protegge anche i non vaccinati, perché magari non possono vaccinarsi, come il piccolo affetto da leucemia”.

Sui vaccini troppe menzogne

Secondo il professor Mantovani però “Qualcuno è più responsabile di altri”. È il caso di chi diffonde bugie sui danni legati ai vaccini: il legame con l’autismo, la sonnolenza dopo il vaccino contro il papilloma virus, il nesso inesistente tra vaccino contro l’epatite B e la sclerosi multipla. È il caso di chi ha dato credito a queste bugie, al punto che i genitori sono sempre più restii a far vaccinare i propri figli. “Non dimentichiamo poi, prese di posizione politiche e sentenze discutibili”.

“Io stesso, convinto sostenitore delle vaccinazioni, mi prendo le mie responsabilità: perché se i medici non hanno chiaro il ruolo dei vaccini, è anche colpa di chi, come me, insegna in Università. Per questo nel mio corso, in Humanitas University, faccio una lezione sull’importanza e la responsabilità sociale delle vaccinazioni e nei licei ribadisco questi concetti”, afferma il prof. Mantovani.

Cosa fare allora?

Il professore ribadisce l’importanza dell’obbligo vaccinale per legge e sottolinea come questo però vada affiancato a formazione e informazione: del pubblico, dei medici e dei pediatri. Tutti sono chiamati a fare la propria parte. “Sono convinto che se ciascuno di noi farà la sua parte, potremmo porre fine a questa emergenza, proteggendo noi stessi e anche chi è più debole”, ha concluso il professor Alberto Mantovani.

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