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European Research Council: 10 anni di talenti premiati per la ricerca scientifica

Ottenere un finanziamento ERC non significa solo assicurarsi uno dei più importanti finanziamenti europei per la ricerca, ma anche competere con ricercatori di altri Paesi su progetti di alto valore scientifico. Una vittoria che permette agli scienziati di talento di lavorare, per cinque anni – tanto è la durata di questi grant di regola – su progetti che rappresentano un trampolino di lancio per ruoli di prestigio e riconoscimenti internazionali.

Per preparare i giovani italiani a competere a livello Europeo, in Italia Fondazione Cariplo, che si distingue per la promozione dell’indipendenza dei giovani ricercatori, ha messo in atto un meccanismo innovativo che da una parte prepara i cervelli italiani a competere a livello internazionale, dall’altra attrae talenti nel nostro Paese attraverso un sistema di matching founds. Si tratta di una misura fortemente innovativa per l’Italia.

In Humanitas gli studi in corso sostenuti da ERC riguardano immunità, infiammazione, genomica, oncologia e cardiologia. 

Immunità – Mantovani: “ERC, l’opportunità di nuove sfide”

“ERC è un programma straordinario che sostiene la ricerca scientifica di altissima qualità in tutta Europa – afferma il prof. Alberto Mantovani, direttore scientifico di Humanitas e docente di Humanitas University, vincitore di due grant ERC per progetti di ricerca sull’immunità innata – ma è anche una cartina di tornasole per la ricerca italiana. Che da un lato può far affidamento su un patrimonio di giovani capaci di vincere, competendo alla pari con ricercatori di altri Paesi. Dall’altro lato, però, non è capace né di attrarre scienziati internazionali né di trattenere i propri talenti dentro i suoi confini.

Vincere due grant ERC è stato fondamentale per condurre, nel mio primo progetto, una ricerca che da preclinica sta avendo una ricaduta clinica diretta sul paziente. Scoprendo, ad esempio, che una mutazione nel gene PTX3 rappresenta un importante fattore di rischio per alcune gravi infezioni, tra cui quella da Aspergillus. Nel secondo progetto finanziato, in corso, la sfida è ancor più grande: abbiamo scoperto che la molecola oggetto dello studio è un oncosoppressore e regola l’infiammazione in alcuni tumori umani. Questo evidenzia già una possibile futura proiezione clinica dello studio”.

Cardiologia – Gianluigi Condorelli: “Un trampolino di lancio per i giovani ricercatori”

“Molti dei giovani ricercatori che hanno lavorato nell’ambito del mio progetto sostenuto da un grant ERC, oggi sono entrati a far parte della faculty di Università o enti pubblici di ricerca – racconta il prof. Gianluigi Condorelli, direttore del Dipartimento Cardiovascolare di Humanitas e docente di Humanitas University -. Al di là del prestigio, che ha influito  sulla mia carriera accademica, vincere un grant ERC ha avuto anche risvolti pratici, ad esempio la possibilità di programmare e realizzare una serie di studi a lungo termine su un argomento allora ancora poco sviluppato ma oggi di grande interesse: l’epigenetica delle malattie cardiovascolari. Grazie ai risultati della ricerca finanziata da ERC, è stato possibile sviluppare nuove tecnologie, in particolare la bioinformatica, con ricadute rilevanti non solo nell’area cardiovascolare”.

Genomica e infiammazione – Gioacchino Natoli: “Un’opportunità unica di fare ricerca”

“I grant ERC consentono ai vincitori di lavorare in totale autonomia per un periodo di cinque anni, senza restrizione di ambito di ricerca – spiega il prof. Gioacchino Natoli, Ordinario di Biochimica presso Humanitas University e vincitore di due grant ERC Advanced -. Un’opportunità unica di fare ricerca.  Entrambi i miei progetti finanziati da ERC, di cui uno in corso, riguardano la regolazione e l’espressione dei geni nell’infiammazione. L’obiettivo è comprendere i meccanismi alla base dell’infiammazione e, quindi, della risposta dell’organismo nello sviluppo di molte patologie tra cui cancro, artrite reumatoide e sclerosi multipla. La comprensione di tali meccanismi permetterà di studiare terapie mirate per questo tipo di malattie”.

Enrico Lugli: “Dal confronto internazionale, lo sviluppo delle conoscenze”

“Confrontarsi e competere con i ricercatori di altri Paesi è fondamentale per mantenere alto il livello della propria ricerca e superare i limiti della conoscenza – sottolinea il dott. Enrico Lugli, Principal Investigator del Laboratorio di Immunologia Traslazionale di Humanitas e responsabile dell’Unità di Citometria -. Vincere un bando così selettivo come l’ERC significa prestigio internazionale, indipendenza economica nella ricerca e sviluppo delle conoscenze. Ad esempio, il mio progetto finanziato da ERC vuole comprendere i meccanismi molecolari alla base della memoria immunologica di lungo periodo, come accade per alcuni vaccini che ci proteggono per anni o per tutta la vita. È il caso del vaccino contro la febbre gialla: una singola dose da giovani, basta per essere protetti tutta la vita. Diverso è il caso di altri vaccini, che necessitano di richiami. Capire perché è possibile mantenere l’immunità nel lungo periodo ci permetterà di applicare questi concetti all’immunoterapia del cancro, per rispondere a tumori basando le terapie sulla capacità staminale delle cellule di esercitare, nel lungo periodo, la loro funzione antitumorale”.

L’attività di Fondazione Cariplo

Consapevole dell’importanza dei finanziamenti del Consiglio Europeo della Ricerca, Fondazione Cariplo e Regione Lombardia sostengono dal 2014 la competitività del sistema ricerca lombardo attraverso un bando volto ad attrarre ricercatori stranieri o italiani all’estero già titolari di un finanziamento ERC e a valorizzare il capitale umano locale, rafforzando i ricercatori che intendono candidarsi ai bandi ERC.

I risultati di tale azione sono i seguenti:

  • 4 vincitori ERC attratti in Lombardia (tra questi Sara Pasquetti, che lavora nel campo della fisica, si è spostata dall’Università di Surrey all’Università degli Studi di Milano Bicocca ed Elisabetta Rocca, attiva nel campo della matematica, venuta all’Università degli Studi di Pavia dal Weierstraß-Institut di Berlino)
  • avvio di un percorso di rafforzamento per 42 ricercatori lombardi che hanno già partecipato alle call ERC ottenendo un buon posizionamento e ora intendono ri-candidarsi; tale percorso si realizzerà mediante azioni volte a rafforzare il curriculum vitae (stage all’estero, partecipazione a conferenze e pubblicazione di articoli scientifici) e a rendere più competitivi i dati preliminari alla base delle loro ricerche.
  • sostegno a 16 Università e organismi di ricerca per accompagnare, formare e supportare giovani promettenti che si candidano per la prima volta alle call ERC nella categoria Starting grant.

Ma l’azione di Fondazione Cariplo non si esaurisce qui. Nel corso dei anni infatti – nell’ambito dei bandi altamente competitivi promossi dall’Area Ricerca scientifica – sono stati finanziati brillanti ricercatori che poi, a distanza di qualche anno, sono risultati assegnatari dei prestigiosi finanziamenti ERC. È possibile stimare che circa il 30% dei ricercatori lombardi finanziati dal Consiglio Europeo della Ricerca abbiano ricevuto uno o più contributi da Fondazione Cariplo e la percentuale sale notevolmente nei settori in cui la Fondazione ha promosso programmi di finanziamento pluriennali.

I numeri di Humanitas
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